Sono riprese stamattina intorno alle 8 le immersioni dei sommozzatori speleo dei Vigili del fuoco per la ricerca dei 6 dispersi a seguito dell’inabissamento di ieri del superyacht di lusso Bayesian, al largo di Porticello, nel Palermitano.
Intanto, i genitori della piccola Sophie, la bimba di un anno sopravvissuta al naufragio del veliero britannico a Porticello (Palermo) hanno appena lasciato l’ospedale dei Bambini di Palermo. Ad accompagnarli fuori dall’ospedale un giovane funzionario dell’Ambasciata britannica in Italia. Charlotte Golunski, 35 anni e James Emslie, 36 anni, sono stati portati fuori coperti da una giacca per non essere ripresi dalle telecamere e i giornalisti. Il van che li ha prelevati dall’ospedale è entrato da una entrata secondaria. La coppia sta raggiungendo l’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, dove sono ospitati gli altri superstiti del naufragio.
Nel racconto della mamma della piccola Sophie al direttore del Pronto soccorso dell’Ospedale dei Bambini di Palermo, Domenico Cipolla, alcuni dettagli della tragedia. “Mike Lynch aveva organizzato questa vacanza con tanto entusiasmo, era felice di averci tutti con lui in barca. Mai avremmo immaginato che sarebbe finita così. Siamo dei sopravvissuti” racconta Charlotte che ha salvato nel naufragio la figlia di un anno, Sophie. Nella stanza con lei c’era anche il marito. “La bambina – racconta il medico – ha riposato tutta la notte, ha dormito serena I genitori alternano momenti in cui sono fiduciosi ad altri in cui sono tristi per la sorte dei loro compagni di viaggio dispersi”. Charlotte e James non hanno più i telefoni cellulari, andati persi nel naufragio, e per avere notizie chiedono il cellulare ai sanitari.
“Glieli prestiamo noi – racconta ancora il medico del Pronto soccorso – per consultare la rassegna stampa. Fino a ieri avevano qualche speranza e ci chiedevano notizie. Sono molto provati. Erano tutti amici e si conoscevano. Sono molto tristi per quello che è successo. Hanno detto che Mark Lynch aveva organizzato con molto entusiasmo questa vacanza”.
La coppia ripete in continuazione: “Non sappiamo come siamo qui, vivi, siamo dei sopravvissuti”. I due hanno raccontato altri particolari della notte della tragedia. “La mamma ha raccontato che mentre dormiva con la figlia, si sono ritrovate in pochi istanti in acqua – dice il direttore del Pronto soccorso – lei ha tenuto la bambina forte. La luce era andata via. Per pochi secondi le è sfuggita la bambina dalle mani e l’ha tenuta con le braccia in alto. In pochi secondi hanno raggiunto il canotto di salvataggio della barca”.
“Dal punto di vista clinico – dice ancora il direttore del Pronto soccorso Domenico Cipolla – per noi è tutto tranquillo, abbiamo approntato consulenze psicologiche per i genitori Abbiamo ultimato oggi i prelievi e i controlli, poi ci sarà lo psicologo del territorio. Loro hanno detto che vogliono uscire presto, volevano raggiungere subito i colleghi superstiti in albergo ma noi abbiamo consigliato il ricovero. Sono stati in una stanza da soli con la bambina, li abbiamo coccolati, abbiamo cercato di rendere tutto più sopportabile”.
“Hanno apprezzato l’assistenza ricevuta e lo hanno detto anche al Presidente Renato Schifani, che ieri è venuto a trovarli. E noi siamo orgogliosi di questo, è il nostro modo di lavorare. Abbiamo questo stile molto accogliente”.
Intanto sono riprese stamattina le ricerche dei sei dispersi del naufragio del veliero Bayesian, affondato all’alba di ieri a Porticello (vicino Palermo). Le squadre di speleo sommozzatori dei vigili del fuoco, giunte ieri da Roma, Sassari e Cagliari, stanno preparando le attrezzature per riprendere le ispezioni del relitto che si trova adagiato a una profondità di circa 50 metri. I sub ieri avevano recuperato il corpo di un componente dell’equipaggio, il cuoco Ricardo Tomas, ma senza riuscire ad andare oltre il ponte di comando per la presenza di suppellettili che ostacolano il passaggio.
Sommozzatori speleo cercano i dispersi
Nell’ultima immersione effettuata nella tarda serata di ieri i sommozzatori dei Vigili del fuoco sono riusciti ad accedere all’interno del relitto, ispezionando alcuni locali posti sotto alla plancia di comando. Complesse le operazioni per la presenza di numerosi ostacoli e la ristrettezza dei varchi di accesso. I team dei sommozzatori dei Vigili del fuoco sono composti da due operatori specializzati speleo che hanno un tempo di permanenza in profondità di 12 minuti prima della risalita ed il cambio continuo con un successivo team. I Vigili del fuoco fanno sapere che si stanno pianificando le operazioni per l’apertura sul relitto di accessi più agevoli per la penetrazione all’interno, mentre si procede con difficoltà all’accesso verso le cabine dove è possibile ipotizzare, vista l’ora del naufragio, la presenza dei dispersi. Impossibile verificare la loro presenza all’interno attraverso gli oblò. Continuano parallelamente le ricerche in superficie nell’area del naufragio anche con elicottero e imbarcazione dei Vigili del fuoco
I corpi dei dispersi potrebbero essere rimasti intrappolati all’interno dell’imbarcazione. Tra di loro figurano il tycoon britannico e proprietario del yacht Mike Lynch, la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer con la moglie e il legale di Lynch, Chris Morvillo con la moglie Nada. Altre 15 persone, tra passeggeri e componenti dell’equipaggio, sono state tratte in salvo subito dopo il naufragio.
“Siamo profondamente scioccati e rattristati per questa tragedia”. Lo ha detto un portavoce di Morgan Stanley, società per cui lavorava Jonathan Bloomer, uno dei sei dispersi del naufragio avvenuto ieri mattina al largo di Palermo. “I nostri pensieri sono con tutti quelli che sono coinvolti, in particolare la famiglia Bloomer – ha detto ancora il portavoce citato dall’agenzia di stampa britannica Pa – mentre aspettiamo altre notizie su questa situazione terribile”. Bloomer era presidente non esecutivo di Morgan Stanley International. Con lui. dopo l’affondamento dello yacht a vela Bayesian, in seguito a una tromba d’aria, è dispersa anche la moglie Judy Bloomer, “una brillante sostenitrice della salute delle donne” attraverso la ong Eve Appeal. Lo ha detto l’ad, Athena Lamnisos, che si è detta “profondamente sconvolta per le notizie che la nostra cara amica e suo marito Jonathan sono tra i dispersi”.