lanciato con successo Iperdrone.0, il satellite-fattorino italiano


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A bordo di un Falcon 9 di SpaceX è decollata ieri, alle 20:56 ora italiana, la missione Iperdrone.0, un progetto ideato, finanziato e coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana.

Sviluppato grazie a un raggruppamento d’imprese costituito da Cira, Tyvak International e Kayser Italia, Iperdrone.0 rappresenta la prima missione del programma Iperdrone che ha l’obiettivo di progettare e realizzare un veicolo in grado di effettuare operazioni in orbita complesse (in-orbit servicing) e rientrare in modo sicuro a Terra, per consentire il recupero del payload di bordo.

In particolare, Iperdrone.0 dovrà condurre operazioni intorno a un punto virtuale, acquisendo immagini che dimostrino la capacità di fare ispezioni e di eseguire una manovra propedeutica al rientro.

l'Iperdrone.0 dell'Agenzia Spaziale Italiana

l’Iperdrone.0 dell’Agenzia Spaziale Italiana (@ASI_spazio)

Molte le tecnologie innovative a bordo di questo cubesat, come il sistema di propulsione a gas freddo chiamato Perseus, fondamentale anche per le future missioni come quelle del programma Alcor dell’Asi per lo sviluppo di piccoli satelliti e per i progetti nazionali condotti nell’ambito dell’Agenzia Spaziale Europea, come Space Rider Observer Cube (Sroc). 

Importanti anche i sistemi di sicurezza, che permettono al cubesat di lavorare in prossimità della Stazione Spaziale Internazionale, e poi le nuove tecnologie di guida, navigazione, controllo e i sistemi di protezione termica cruciali durante il rientro nell’atmosfera. 

“Il lancio di successo della missione Iperdrone.0 rappresenta un ulteriore traguardo nella roadmap strategica dell’Asi, che punta a consolidare lo sviluppo di veicoli e missioni in grado di effettuare complesse operazioni in orbita”, rileva il presidente dell’Asi Teodoro Valente. “In questa missione dimostrativa il drone spaziale tutto Made in Italy – prosegue – ha il ruolo di fattorino speciale, sta portando in orbita carichi utili di studio. È un vero precursore destinato a testare le tecnologie che apriranno la strada a sistemi di trasporto spaziali che saranno in grado di effettuare operazioni in orbita e successivamente di rientrare in atmosfera”.

Il presidente dell’Asi osserva inoltre che con questa missione “l’Italia ribadisce la sua presenza in prima fila nell’impegno verso il consolidamento di un accesso europeo autonomo allo spazio” e. “grazie alla fruttuosa collaborazione con le imprese” dimostra di essere “un Paese all’avanguardia nel campo delle attività anche dell’in-orbit servicing sia per la filiera produttiva nazionale che nello sviluppo di tecnologie altamente innovative. L’obiettivo finale è quello di posizionare il sistema Paese in un ruolo di primo piano in ambito internazionale in quella che rappresenta la nuova frontiera dei servizi spaziali e preparare, nel medio e lungo periodo, i servizi orbitali del futuro”.

Per il presidente del Cira Antonio Blandini “il progetto Iperdrone rappresenta un successo dell’industria aerospaziale italiana, anche in termini di capacità della filiera tecnologica e produttiva” e “contribuirà significativamente al progresso delle tecnologie di rientro spaziale e alla crescita della nostra economia spaziale, anche in termini di posizionamento internazionale”.



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