Palermo, affonda barca a vela con 22 persone a bordo: sei i dispersi


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Una barca a vela di circa 56 metri con 22 persone a bordo (12 passeggeri, 10 di equipaggio) è affondata intorno alle 5 del mattino nel tratto di mare davanti a Porticello, in provincia di Palermo. 

Quindici persone sono state salvate dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco. Al momento risultano sei dispersi. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo di un uomo, individuato a fianco dell’imbarcazione.

La zona è sorvolata da un elicottero dei vigili del fuoco mentre il porticciolo è presidiato da polizia e carabinieri. In mare sono in corso le ricerche con quattro mezzi navali della guardia costiera e una squadra sommozzatori dei vigili del fuoco.

La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio della Bayesan. I primia accertamenti dell’autorità giudiziaria sono stati delegati alla Guardia Costiera di Porticello.

Alcuni superstiti reduci dal naufragio sono stati alloggiati all’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia. “Sono al sicuro, siamo appena arrivati in albergo. Ma abbiamo avuto molta paura”, ha detto uno di loro parlando al telefono con alcuni parenti. All’hotel è giunto anche il sindaco di Santa Flavia, Giuseppe D’Agostino, e alcuni assessori dell’amministrazione comunale. Altri cinque sopravvissuti sono stati trasferiti a Termini Imerese.

 

 

L’imbarcazione sarebbe affondata a causa della tromba d’aria che si è abbattuta sulla zona.

L’imbarcazione, che si chiama “Bayesian” e batte bandiera inglese, si trova a 49 metri di profondità. I vigili del fuoco hanno fatto immergere i sommozzatori per raggiungere lo scafo e hanno inviato un elicottero per perlustrare dall’alto la zona.

Dei dispersi l’unico componente dell’equipaggio è il cuoco. Oltre a lui mancherebbero all’appello quattro britannici, un canadese e due americani.

Ultima posizione rilevata da VesselFinder dello yacht Bayesian affondato

Ultima posizione rilevata da VesselFinder dello yacht Bayesian affondato (Vesselfinder)

I primi soccorsi da una barca olandese: “Così li abbiamo soccorsi. Il veliero è affondato subito”

È stata un’imbarcazione battente bandiera Olandese, la Sir Robert Baden Powell, la prima a prestare i soccorsi ai superstiti del naufragio. L’imbarcazione, ancorata a poca distanza dal veliero colato a picco, ha prestato i primi soccorsi portando i salvo i 15 sopravvissuti. “Prima il veliero si è  inclinato su un lato e in pochi minuti la barca è affondata, é successo tutto in pochissimo tempo”. Così Karsten Börner, il comandante della Sir Robert, la nave olandese che ha prestato soccorso alla Bayesan. “Questa mattina eravamo sulla barca, e c’è stato un forte temporale – racconta uno testimone a bordo della Sir Robert che ha prestato per prima i soccorsi ai naufraghi, e l’imbarcazione è tutt’ora ormeggiata davanti al molo del porticciolo -. Dopo il temporale abbiamo visto che la barca dietro di noi era scomparsa. Abbiamo visto un razzo sparato in cielo e siamo andati a vedere in quella posizione chi lo aveva sparato”. “Volevano rientrare in porto ma abbiamo visto brutto tempo e abbiamo cercato di stabilizzare la barca, poi abbiamo visto un’altra barca che stava affondando, accanto a noi e abbiamo subito prestato soccorso”.  Racconta il comandante. “Stavamo pianificando di andare al porto dell’Arenella a Palermo, ma siamo stati investiti da una tempesta, abbiamo provato a tenere la posizione con i motori accesi. Poi abbiamo capito che la barca accanto alla nostra non c’era più. Una volta visto il razzo rosso di segnalazione provenire dalla zona della barca, io e il mio primo ufficiale siamo saliti sul tender e siamo andati a prestare soccorso: abbiamo recuperato 15 naufraghi, compresa una bambina. Dopo avere lanciato l’allarme sono arrivate anche le unità della Guardia costiera. Sentivamo delle urla, abbiamo continuato a perlustrare la zona ma non abbiamo trovato nessuno oltre i 15 superstiti già soccorsi”, conclude il comandante Börner.

I sopravvissuti

I sopravvissuti sono cittadini inglesi, neozelandesi, irlandesi. 

Un superstite proviene dallo Srilanka e due hanno un doppio passaporto inglese-francese. Fra questi una bimba di un anno, Sofia, che è stata portata all’ospedale dei Bambini di Palermo per precauzione. La piccola è arrivata in ospedale con la madre che ha qualche ferita superficiale. “La bimba sta bene e la mamma ha solo escoriazioni e una ferita che ha avuto bisogno di essere suturata“, ha detto Domenico Cipolla, direttore di Medicina e chirurgia d’accettazione e di urgenza pediatrica dell’ospedale “Di Cristina” di Palermo. La donna ha raccontato “che a un certo punto mentre dormiva, c’è stato un ribaltamento del natante e si sono trovati in acqua”.

“Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”, ha raccontato Charlotte, la madre di Sofia.

Donna sotto choc: “Ho perso mio marito e mio figlio”

A parlare è una donna superstite del naufragio dell’alba di oggi a Porticello (Palermo). Visibilmente sotto choc, è stata portata in ambulanza all’ospedale di Termini Imerese per eseguire una radiografia. La donna ha raccontato di essere stata sorpresa dalla tromba d’aria mentre dormiva con marito e figlio. E all’improvviso si è trovata in acqua. Il marito e il figlio sono al momento ancora dispersi, anche se i soccorritori temono che si trovino all’interno del veliero.

 

Testimoni: “La barca era in rada”

Secondo alcuni testimoni quando si è scatenato il tornado l’imbarcazione era in rada davanti al porto di Porticello. Il nubifragio che si è abbattuto avrebbe spezzato l’imponente albero. Questo avrebbe provocato uno sbilanciamento dell’imbarcazione che ha causato il naufragio. I velieri in rada erano due, ed è stata proprio l’altra imbarcazione a soccorrere la nave Bayesian. 

“Ieri sera abbiamo visto questa imbarcazione in rada al porto. E’ arrivata prima che facesse buio da Ovest, da Palermo, e si è ormeggiata a circa 300 metri dall’ingresso del porticciolo”. A raccontarlo è Giovanni Lo Coco, uno dei pescatori di Porticello, borgata marinara in provincia di Palermo. “Con questa imbarcazione c’era un altro veliero – ha proseguito Lo Coco – L’hanno vista tutti perché fino a mezzanotte era illuminata, era molto lunga oltre 50 metri. Verso 3.30 è arrivata questa tromba d’aria e probabilmente li ha colti di sorpresa, scaraventando il veliero a fondo. A quel punto sono uscite delle imbarcazioni per dare soccorso, la motovedetta”. Il battellino di salvataggio del veliero affondato è stato recuperato ad Altavilla ma non c’era nessuno “perché anche se si apre automaticamente, probabilmente non sono riusciti nemmeno a salire, l’avrà affondata subito. L’ha colpita in pieno e affondata”, ha concluso.

“Quell’imbarcazione era tutta illuminata – dice un uomo a Porticello – Verso le 4:30 di mattina non c’era più. Una bella imbarcazione dove c’era stata una festa. Una normale giornata di vacanza trascorsa in allegria in mare si è trasformata in tragedia. L’imbarcazione non era distante dal porto. Bastava poco per alzare l’ancora e dirigersi in porto. Evidentemente sono stati sorpresi dalla burrasca che si è abbattuta improvvisamente e non sono riusciti ad evitare l’affondamento”.

Il sindaco di Santa Flavia: “Scenario apocalittico”

“Non avevo mai visto una cosa del genere. Una tromba d’aria durata una decina di minuti, uno scenario apocalittico”. A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Santa Flavia (Palermo), Giuseppe D’Agostino. Il maltempo che nelle scorse ore si è abbattuto sul Palermitano ha creato danni anche nel piccolo Comune alle porte del capoluogo siciliano. “Alberi caduti, alcuni tetti scoperchiati e qualche palo dell’illuminazione divelto, ma la vera tragedia è accaduta in mare”, ha detto il primo cittadino. Mentre proseguono le ricerche dei sei dispersi nella piccola comunità di Santa Flavia è scattata una vera e propria gara di solidarietà. “Alcuni superstiti si trovano ancora in ospedale, otto sono stati trasferiti in hotel. Sono tutti sotto choc”, ha affermato ancora il sindaco che ha avuto modo di parlare con il comandante dell’imbarcazione affondata. “È molto provato, come tutti gli altri. In questo momento di piena emergenza abbiamo messo in campo le tutte forze disponibili per dare supporto alle forze ordine. La Caritas e le associazioni di volontariato si sono attivate per fornire i beni di prima necessità ai superstiti. Come Amministrazione comunale abbiamo provveduto ad acquistare alcuni indumenti per questa povera gente che ha perso tutto, ma anche tanti cittadini stanno danno una mano. Si è attivata una grande rete di solidarietà”, ha concluso.

Bayesian, una barca da sogno

Si tratta di uno yacht di lusso costruito nel 2008 e sottoposto a restyling nel 2020. Secondo le informazioni reperibili in rete, il Bayesian è lungo 56 metri ed è in grado di ospitare 12 passeggeri che alloggiano in 6 suite. I membri dell’equipaggio possono essere anche 10, in base alle esigenze. Lo yacht, che batte bandiera britannica, è costruito con uno scafo in alluminio e una sovrastruttura in alluminio, con ponti in legno. L’imbarcazione può essere spinta da due motori diesel MTU (8V 2000 M72) a 8 cilindri da 965 cavalli. Può raggiungere una velocità massima di 15 nodi con un’autonomia fino a 3.600 miglia nautiche. Il sito vesselfinder.com documenta gli ultimi spostamenti dello yacht. L’ultima segnalazione aggiornata alla notte tra il 18 e il 19 agosto faceva riferimento all’ancoraggio. Il Bayesian, secondo l’archivio del sito, ha navigato tra il 5 e il 9 agosto. L’ultima ‘toccata’ a Milazzo risale al 14 agosto.



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